A cosa serve uno sportello di ascolto psicologico all’interno delle scuole? Cosa fa lo psicologo scolastico? Qual è il suo ruolo all’interno della scuola?

Diamo una risposta a queste domande attraverso l’esperienza di una psicologa che lavora all’interno delle scuole della provincia di Rimini, la Dr.ssa Antonietta Sajeva.

La figura dello psicologo nel pianeta scuola come ponte di relazioni tra scuola e famiglia

Questo articolo è tratto dall’intervento della Dr.ssa Antonietta Sajeva a Psiché 2019 ‘La psicologia e il benessere’ di Riccione. La Dr.ssa Sajeva è psicologa e psicoterapeuta. Lavora come libera professionista e nel pianeta scuola, conciliando le due passioni della sua vita: la psicologia e la scuola.

Sai qual è la funzione dello psicologo a scuola?

È stata la prima domanda che la dottoressa Sajeva ha rivolto al pubblico in sala durante l’evento Psichè.  Pochi hanno alzato la mano. Ha avuto quindi l’opportunità di parlare di qualcosa di nuovo per molte persone in sala.

Ha quindi spiegato l’etimologia della parola ‘scuola’ derivante dal greco σχολή (scholè): significa svago, divertimento. Il significato originario della parola ‘scuola’ è stato pertanto stravolto. Oggi quando diciamo ‘scuola’, non intendiamo certamente il significato con cui la concepivano o gli antichi greci, e la associamo a tanti significati, eccetto che al divertimento.

Cosa significa la parola ‘sapere’?

La parola ‘sapere’ deriva dal latino ‘sapio’, che significa ‘assaporare’, ‘gustare’. Ed è proprio così che il sapere dovrebbe essere concepito. Capita spesso che i ragazzi ingurgitino il sapere e non lo assaporino.

Lo psicologo a scuola: cosa fa?

La scuola e il comune (Riccione nel caso della Dr.ssa Sajeva) hanno introdotto uno sportello di ascolto psicopedagogico. Questo servizio di ascolto prevede la presenza a scuola della figura di uno psicologo.

Lo sportello di ascolto psicologico è rivolto agli alunni, che possono accedere mediante prenotazione, previa autorizzazione di entrambi i genitori. No solo: tale servizio è aperto anche ai genitori dei ragazzi e agli insegnanti.

I colloqui dei ragazzi con lo psicologo sono in genere 3 o 4 all’anno, durano circa 30 minuti e si svolgono nell’orario scolastico. Spesso gli insegnanti si chiedono: ‘Non è che i ragazzi vengono allo sportello di ascolto per non fare lezione?’. In realtà la Dr.ssa Sajeva ci conferma che accade raramente, in genere i ragazzi che si rivolgono allo psicologo scolastico lo fanno perché avvertono l’esigenza di confidarsi e non sanno con chi parlare.

Lo sportello dello psicologo è un servizio previsto solo per la scuola secondaria: quindi scuole medie e superiori. Speriamo che tale servizio venga introdotto presto anche nella scuola primaria. La Dr.ssa Sajeva ha in terapia dei bambini anche della scuola primaria, che hanno ugualmente bisogno di confidare delle preoccupazioni, delle ansie o delle rivalità che si creano in classe. Cose che molte volte i bambini non riescono a dire, o che , se dicono, magari non vengono ascoltati.

Lo psicologo scolastico partecipa ai consigli di classe, svolge colloqui individuali, colloqui con il team dei docenti, incontri di formazione su tematiche riguardanti:

• gestione della classe
• la disciplina e l’ascolto
• risoluzione dei conflitti
• bullismo e cyberbullismo

Lo psicologo scolastico e i genitori

La Dr.ssa Sajeva, come psicologa scolastica, organizza anche incontri aperti ai genitori, su tematiche educative quali:

• metodologia della pedagogia dei genitori
l’importanza dei NO e delle regole (un bambino senza regole è come una stanza senza pareti)
• la comunicazione efficace con i figli
• gestione dei social

Come funziona l’incontro tra genitori, professori e psicologo?

Ogni partecipante agli incontri racconta e descrive il figlio mettendo in evidenza gli aspetti che preferisce. Ogni genitore è naturalmente il miglior esperto del proprio figlio.

Gli altri partecipanti ascoltano in rispettoso silenzio evitando domande, critiche e commenti.

Si decidono insieme le tematiche da affrontare e anche gli insegnanti partecipano in veste di genitori o figli.

Finalità degli incontri: pedagogia dei genitori

Creare una reale collaborazione tra genitori e professori significa costruire un reale patto di corresponsabilità tra SCUOLA E FAMIGLIA, partendo da una esperienza di condivisione scevra di giudizio e valutazione.

Non è possibile collaborare se prima non si passa dalla fase della conoscenza.

I genitori nell’incontrarsi scoprono affinità, punti di contatto e comprendono che si è tutti insieme sulla nave dell’educazione. È quindi importante remare allo stesso ritmo per approdare sull’isola della crescita armonica e della conoscenza.

Lo psicologo in classe: le tematiche affrontate e le modalità di intervento

Lo psicologo scolastico interviene anche tramite vere e proprie lezioni durante l’orario scolastico. La scelta della tematica da affrontare in classe può dipendere da:

• Richiesta degli Insegnanti  (gestione dei social, la diversità, il rispetto, la formazione del gruppo classe)
• Risposta ai bisogni e interessi degli studenti (ad es. biglietti anonimi per favorire la libera espressione di tutti).

La metodologia che utilizza la psicologa Antonietta Sajeva in classe è il brainstorming, che consiste nella produzione rapida di idee.

Lo psicologo scolastico può aiutare la classe ad affrontare specifiche tematiche, su espressa richiesta degli insegnanti, dei genitori o degli alunni.

Uno degli interventi proposti in aula dalla Dr.ssa Sajeva riguarda la simulazione d’esame di terza media e di quinta superiore.

In cosa consiste la simulata d’esame?

Due o tre ragazzi fanno da cavia, preparandosi all’esame, mentre gli altri alunni preparano le domande, che poi fanno verificare agli insegnanti. Viene poi stabilito un giorno ed un orario per la simulazione.

Cosa accade il giorno della simulazione dell’esame?

I ragazzi entrano in ansia realmente. Pur sapendo che non si tratta di un vero esame, vivono ugualmente la fibrillazione dell’attesa dell’interrogazione. Quindi la simulazione funziona. Gli alunni sono molto seri e si calano nel ruolo benissimo. La simulata è funzionale a stemperare l’ansia e aiuata ad affrontare più consapevolmente il giorno dell’esame.

Un’altra tematica affrontata: l’Hikikomori

L’Hikikomori è un fenomeno che purtroppo sta dilagando oggi, specialmente in Giappone. Hikikomoro in giapponese significa isolamento, e con il termine ‘Hikikomori’ sono chiamati i ragazzi che vivono assolutamente isolati per mesi o anni, senza mai uscire dalla propria stanza. Il loro unico collegamento con il mondo esterno è la rete: sono costantemente collegati ad Internet!

Questo fenomeno si sta diffondendo anche in Italia. Esistono ragazzi che non escono dalla loro camera neanche per mangiare, i genitori mettono loro il vassoio dietro la porta.  Si tratta di un fenomeno sociale molto preoccupante.

I laboratori tematici dello psicologo scolastico

Nel corso dell’anno lo psicologo scolastico può organizzare laboratori rivolti agli studenti, anche a classi aperte.

Particolarmente coinvolgente è stato il laboratorio per diventare costruttori di pace, dove i ragazzi hanno imparato le strategie per risolvere i conflitti tra pari, anche fuori dal contesto scolastico.

La dottoressa Sajeva è fortemente convinta che ai ragazzi bisogna portare argomentazioni e valori positivi, come la pace e la risoluzione dei conflitti.  La psicologa trasmette ai ragazzi le strategie per chiarirsi tra loro, sciogliendo rancori e risentimenti che interferiscono anche nella sfera dell’apprendimento.

Perché lo studente si reca allo sportello psicologico?

Innanzitutto per trovare qualcuno che lo ascolti in un’atmosfera scevra di giudizio e valutazione. È questa la spinta principale che induce un ragazzo a recarsi dallo psicologo scolastico.  L’ ascolto è di per sé terapeutico.

I ragazzi rivelano alla psicologa confidenze che non hanno mai condiviso prima. È quindi fondamentale ascoltarli senza giudicarli.

Lo psicologo scolastico e il metodo di studio

Lo psicologo scolastico aiuta inoltre gli studenti ad approcciare lo studio fornendo gli strumenti per un metodo di studio adeguato, in quanto spesso i ragazzi non possiedono le tecniche per studiare in modo efficace.

Lo psicologo può intervenire e colmare alcune lacune, ad esempio spiegando come funziona il cervello, quanto dura l’attenzione, le strategie migliori per ottimizzare il processo di apprendimento e memorizzazione.

Cosa spiega la psicologa scolastica ai suoi alunni per esempio?

  • Studiare 3 ore di fila chiusi in camera non ha senso, se lo studio viene approcciato senza un metodo.
  • Le lezioni a scuola durano 50 minuti per un motivo preciso in quanto è stato dimostrato scientificamente che dopo 50 minuti la soglia di attenzione cala e inevitabilmente ci si distrae.

L’influenza positiva dello psicologo scolastico sugli studenti

Al termine degli interventi in classe con lo psicologo, gli studenti riferiscono di conoscersi più approfonditamente come gruppo classe, inoltre acquisiscono strumenti e strategie per districarsi meglio nelle relazioni quotidiane.

Condividono pensieri, riflessioni e preoccupazioni su temi che li riguardano da vicino. Il poterne parlare liberamente senza ombra di giudizio e valutazione, li fa sentire più leggeri.

Il lavoro dello psicologo nella scuola è un lavoro di rete:

Un efficace lavoro di rete ha permesso che alcuni casi delicati riguardanti gli alunni siano stati individuati e risolti grazie a segnalazioni di compagni di classe, insegnanti e genitori.

Attraverso il supporto dello psicologo, tutti gli attori sociali possono muoversi nel totale rispetto della privacy, in sinergia con tutte le risorse disponibili, anche quelle del territorio come i Servizi Sociali, il Centro Parrocchiale, la Polizia Postale. Anche grazie a queste collaborazioni è possibile arrivare ad aiutare un ragazzo in difficoltà.

Alcuni lavori svolti in classe dallo psicologo

Una delle tematiche più gettonate che lo psicologo può affrontare in classe è sicuramente quella della presa in giro e del bullismo.

Attraverso il disegno e l’espressione grafica i ragazzi esprimono efficacemente pensieri, riflessioni, osservazioni sull’argomento scelto.

L’identikit del bullo fatto dagli studenti

Una attività proposta dalla Dr.ssa Sajeva in classe è stata: ‘L’IDENTIKIT DEL BULLO’.

Ogni alunno è stato invitato dalla psicologa a disegnare un bullo immaginario, attribuendogli caratteristiche e comportamenti.

bullismo Dott.ssa Antonietta Sajeva

Alcuni disegni relativi all’identikit del bullo, realizzati da studenti della secondaria di primo grado.

Bullo-e-Bullismo-Dott.ssa-Antonietta-Sajeva

Mandala del nome come attività per studenti

Un’ altra attività proposta in classe dalla psicologa Antonietta Sajeva è Il Mandala del Nome.

Di cosa si tratta?

In una pausa di libertà, ogni alunno scrive il proprio nome usando i colori preferiti e partendo da un punto centrale, allargandosi per formare un cerchio.

Queste attività vengono svolte in dei piccoli momenti di pausa, utile al gruppo classe e all’insegnante per alleggerire il ritmo della lezione.

mandala Dott.ssa Sajeva Antonietta

Il mandala può anche contenere una frase intera, in questo caso ogni alunno sceglie una frase che racchiude un obiettivo da raggiungere.

mandala-del-nome-Dott.ssa-Sajeva-Antonietta

Il metodo Caviardage

Cos’è il Caviardage?

Il caviardage è una tecnica utile per creare brevi testi originali, estrapolando parole e verbi selezionati da una pagina strappata da un libro.

Il termine caviardage deriva dal francese ‘caviar’, caviale, quindi ‘annerire’.

Le parole scelte, quelle che colpiscono e catturano la nostra attenzione, si accorpano ed uniscono per formare brevi frasi o componimenti poetici.

Il risultato è sorprendente! Ecco alcuni esempi:

Caviardage

Da un lavoro di caviardage svolto in classe, opera di una alunna della secondaria di primo grado.

Il componimento poetico emerso dal suo lavoro di caviardage ci ha lasciato senza parole per la bellezza:

Il rispetto.

Ammiravo l’eleganza, il rispetto e la speranza.

Ero convinto che con coraggio avrei suscitato RISPETTO.

 

Un altro esempio di Caviardage:

Caviardage_Dott.ssa-Sajeva

Ero diventata diversa da tutti
Posso dire che sono in grado di dimenticarti.

 

La cosa sorprendente che emerge dai lavori di Caviardage è che la pagina su cui i ragazzi lavorano è la stessa e i risultati sono tutti diversi!

 

Come gestire la rabbia? L’aiuto dello psicologo in classe

Lo psicologo scolastico lavora in genere molto anche sulla gestione delle emozioni. In particolar modo cerca di insegnare ai ragazzi a gestire la rabbia.

Ecco due disegni di alunne della terza media, sul tema della gestione della rabbia:

gestione-della-rabbia

 

gestione-della-rabbia_guardando-i-cartoni

 

gestione-della-rabbia_camminare-e-cantare

L’attività dell’albero delle qualità in classe

L’Albero delle qualità è un’altra attività proposta dallo psicologo nella scuola. È utile nella formazione del gruppo classe per favorire la conoscenza tra i compagni, aiutandoli a diventare «meno social e più socievoli!»

Questa attività prevede che i ragazzi scrivano in un disegno le cose che piacciono loro e le proprie caratteristiche. Poi gli alunni si scambiano i disegni.

‘Il mio albero’, e ‘L’albero degli interessi’- varianti dell’albero delle qualità

In questo esempio il disegno dell’albero delle qualità è servito per attivare un gioco in classe:

Ogni alunno sceglie 5 domande che lo riguardano e ne scrive solo le risposte nei rami.

A turno i compagni sono invitati ad indovinare le domande sottintese.

albero

 

albero_mio

Le attività legate all’albero della qualità sono degli esempi di come attraverso l’utilizzo del disegno, i ragazzi possono arrivare ad esprimere una funzionale descrizione grafica di se stessi.

 

Il giornale di classe – attività proposte dallo psicologo a scuola

Per incentivare l’uso e la lettura dei quotidiani, la Dr.ssa Sajeva ha introdotto in classe l’attività del Giornale di classe.

In questo caso i ragazzi vengono invitati a trovare articoli di loro interesse sfogliando i quotidiani messi a disposizione dalla scuola.

giornale-di-classe

Un esempio di giornalino di classe

Un’altra attività proposta in classe dalla psicologa è il Disegno ‘Cosa serve per fare la pace?’

pace

Conclusioni

La maggior parte delle attività di cui abbiamo parlato in questo articolo e tantissime altre proposte in classe, sono frutto della creatività e dell’inventiva personale della Dr.ssa Sajeva.

Sollecitata dalle richieste degli Insegnanti, Antonietta le ha raccolte in un manuale che ha appena pubblicato per l’editore Ericksonlive.

https://www.ericksonlive.it/catalogo/didattica/crea-attiva-mente/

Concludiamo con un Aforisma di Albert Einstein caro alla Dr.ssa Sajeva:

La mente è come il paracadute:
funziona solo quando si apre!

 

L’intero intervento e le slide della Dr.ssa Sajeva a Psiché 2019 sono disponibili sul sito web della Dr.ssa Sajeva.

 

 


P.S. La Dr.ssa Sajeva aderisce all’iniziativa sociale #iovadodallopsicologo.

L’iniziativa offre la possibilità di richiedere un voucher per una consulenza individuale gratuita con uno psicologo/psicoterapeuta aderente all’iniziativa, proseguendo con 5 sedute ad un costo agevolato di €40 per singolo incontro.

Clicca qui per scoprire tutti i dettagli dell’iniziativa #iovadodallopsicologo